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LA FERTILITÀ E IL PESO CORPOREO

C’è un’innegabile e indissolubile relazione tra stile di vita e fertilità. L’eccesso o il difetto di peso corporeo sono correlati a ridotta fertilità. L’eccessivo peso corporeo, sia maschile che femminile, è riconosciuto essere la maggior causa di “ipofertilità acquisita”: questo genere di ridotta fertilità è reversibile in virtù di un rientro nel normopeso, quindi attraverso un opportuno piano di dimagrimento e di ritorno ad uno stile di vita equilibrato. I motivi per cui l’eccesso di peso causa infertilità sono essenzialmente due: l’aumento di produzione di insulina (che determina una diminuzione delle SHBGs, le proteine che trasportano gli ormoni) e l’incremento di leptina. L’aumento di questa sostanza è collegata, nella donna, ad un aumento di testosterone libero e androgeni circolanti: questo iperandrogenismo limita il picco di LH fertile e diminuisce proporzionalmente la produzione di progesterone. La condizione è particolarmente pericolosa in donne che presentano iperandrogenismo anche senza sovrappeso, tipicamente in caso di PCOS, sindrome che peggiora in relazione al sovrappeso. La leptina regola le sensazioni di fame e sazietà e ha un ruolo importante anche sugli ormoni sessuali, in particolare aumentando gli androgeni. In relazione alla PMA (procreazione medicalmente assistita), questo aumento di leptina legato al sovrappeso può interferire sullo sviluppo embrionale. Anche un peso corporeo eccessivamente basso può essere un problema per la fertilità: i dati dicono che le donne con una percentuale di grasso corporeo inferiore al 20-22% hanno più probabilmente cicli anovulatori o amenorrea. Inoltre, donne forzatamente sottopeso (il cui basso peso è stato indotto da diete restrittive protratte nel tempo) presentano una qualità ovarica più bassa rispetto a donne normopeso, e sono maggiormente a rischio di menopausa precoce. Il primo passo per prendersi cura della propria fertilità (e della propria salute) è quello di assicurarsi che il proprio peso corporeo sia in un range di normalità; in caso di sottopeso è indispensabile svincolarsi da comportamenti ipercontrollanti e ossessivo-compulsivi in relazione al cibo, mirando a un completo nutrimento del corpo con particolare interesse ai grassi. In caso di sovrappeso, la strada da intraprendere è quella di lento e continuo dimagrimento, monitorando i parametri metabolici correlati, in particolare curva da carico glicemico con rilevazione dell’insulina.


Dott.ssa Monica Spelta

Tel 320-4676288

monica.spelta@gmail.com

www.studiospeltanaturopatia.it

P.zza Garibaldi, 74 - Sassuolo (MO) o via Pico 21 - Mirandola (MO)

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